La Basilica di Sant'Ubaldo fu realizzata sopra la chiesa/santuario ove era stato traslato, 11 settembre 1194, il corpo di Sant'Ubaldo.
La realizzazione del santuario la si deve alla costanza di due donne: Elisabetta ed Eleonora Gonzaga Duchesse di Urbino.
Le due nobildonne dovevano soddisfare il voto che avevano fatto a Sant'Ubaldo per la guarigione dello zio Papa Giulio II.
I lavori iniziaro nel 1513 per terminare nel 1527.
Il Santuario era probabilmente ricco di stucchi ed altari in stile rinascimentale o barocco che, non per il solito incendio, ma per volontà umnana, vennero tolti e distrutti a cavallo del periodo tra la prima guerra mondiale e l'inizio del periodo fascista.
Questa scelta fu sostanzialmente fatta da due religiosi: il Canonico Costantino Sassi ed il Padre Custode della Basilica stessa Padre Emidio Selvaggi.
Anche se oggi la cosa può sembrare incomprensibile occorre rifarsi al pensiero dominante di quegli anni.
Padre Emidio arrivò a Sant'Ubaldo l'11 novembre 1913.
La situazione non era, per il santuario, delle migliori e venne quindi deciso, con l'aiuto di tutti, di renderlo più bello e "vicino" alla sensibilità religiosa del momento.
D'ora in poi non useremo più il termine santuario, ma parleremo di Basilica.
La Basilica venne ingrandita portandola a cinque navate.
Vennero realizzate le vetrate del Mossmeyer con il ciclo delle vita di Sant'Ubaldo.
Venneno sostituiti sia l'altare che l'organo.
Venne rifatto il campanile e cambiata la campana.
Sostanzialmente una chiesa nuova che nel 1919 il Papa Benedetto XV consacrava a Basilica ... di Sant'Ubaldo.
Ed anche Sant'Ubaldo beneficiò delle migliorie.
Oggi la teca con le spoglie mortali del Santo è posizionata centralmente in posizione sopraelevata appena dietro l'altare maggiore ...
... mentre lateralmente sulla destra si trova l'antica teca che ha contenuto per tanti anni le spoglie mortali del Santo.
La Basilica di Sant'Ubaldo è ricca di opere d'arte, quasi tutti dipinti di artisti eugubini realizzati a cavallo del settecento.
Come già detto le vetrate artistiche di Francesco Mossmeyer sono invece realizzate appena dopo la prima guerra mondiale (1915 - 1921).
Delle opere presenti segnaliamo:
Sant'Agostino consegna la Regola del Suo Ordine (1604) di Avanzino Nucci
La visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta (1620) di Pietro Paolo Tamburini
La Trasfigurazione del Signore sul monte Tabor e Santi (1585) di Giovanni Maria Baldassini
Il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano (1599) di Felice Damiani
Estasi di San Francesco stimmatizzato e consolato da due angeli (1816) di Camilla Filicchi
Sant'Orsola e il martirio delle Sue compagne (1657) di Francesco Allegrini
La Vergine Addolorata (1789) di Tommaso Maria Conca
Ricordiamo a tutti che nella Basilica sono conservati i ceri della Corsa dei ceri di Gubbio che si svolge il 15 maggio di ogni anno.
la Pazza Corsa dei Ceri di Gubbio termina nel chiostro della Basilica di Sant'Ubaldo.
Gli anni passano, gli interessi cambiano e l'epoca dei figli piccoli con cui andare in giro ogni weekend è finita.
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