Non conosciamo con esattezza l'anno in cui Ubaldo Baldassini nacque da Madonna Giuliana e Padre Rovaldo.
C'è chi dice che fosse il 1085, ma nella vetrata della Basilica si legge 1090.
Poco sappiamo della adolescenza di Sant'Ubaldo tranne che presto diventò orfano.
Allevato dallo Zio ne disprezzò il consiglio di terrene nozze per scegliere nel 1108 la vita religiosa come canonico in San Secondo.
Passò poi alla cattedrale di San Mariano, ma, a causa del concubinaggio perpetrato dai canonici, tornò a vivere alla collegiata di San Secondo.
Successivamente fu nominato dal Vescovo di Gubbio Giovanni Priore dei canonici del Duomo.
Rifiutò la nomina a Vescovo di Perugia preferendo rimanere nella natia Gubbio.
Nel 1127 un grande incendio distrusse Gubbio e Sant'Ubaldo ne curò la ricostruzione in pietra.
La Gubbio che vediamo oggi deriva da una decisione presa da Sant'Ubaldo tanto tempo fa.
Nel 1129 Papa Onorio II lo nominò Vescovo di Gubbio.
Sant'Ubaldo si dette subito da fare come paciere nelle faide che insanguinavano Gubbio.
Difende Gubbio dall'assedio di undici città nemiche: Assisi, Cagli, Città di Castello, Coccorano, Foligno, Fossato, Nocera Umbra, Perugia, Spoleto, Val Marcola.
Nel 1154 trattò con Federico Barbarossa la resa della città evitandone la distruzione.
Nel 1155 Sant'Ubaldo fu colpito da una pustolosi di tipo doloroso.
Il suo corpo si ricoprì di pustole che emettevano un pus maleodorante.
Domenica 15 maggio 1160 chiese l'Estrema Unzione e morì all'alba del 16 maggio 1160.
Sant'Ubaldo governò la diocesi di Gubbio per 31 anni.
I suoi funerali furono effettuati dopo quattro giorni dalla morte.
Sant'Ubaldo non fa in tempo a morire che il popolo lo proclama prima patrono di Gubbio e poi, dopo vari miracoli tra cui:
- il nato cieco che acquista la vista
- la liberazione degli schiavi dai pirati saraceni
nel 1192 il Papa Celestino III lo canonizza a Santo.
Il corpo, dapprima venne sepolto in Cattedrale per poi essere traslato l'11 settembre 1194 presso la chiesa sita sul Monte Ingino che, dopo trecento anni, diventerà la grande Basilica e dove tutt'oggi riposa.
Gli anni passano, gli interessi cambiano e l'epoca dei figli piccoli con cui andare in giro ogni weekend è finita.
Se siete interessati a proseguire la nostra storia sappiate che questo sito, come tutti gli altri di Toscana ed Umbria che possediamo, è in vendita.
Per informazioni, esclusivamente sulla modalità di vendita di questo sito, contattateci via mail all'indirizzo:
siti.in.vendita@gmail.com
AugurandoTi una buona visita a Gubbio Ti consigliamo di prenotare con Noi la Tua vacanza usando Booking.com. Per Te non cambia nulla e permetti a questo sito di esistere.
Qui di seguito alcune offerte last minute per i prossimi due giorni a ...